Sabato 5 maggio, grande evento nel VI Municipio in particolare nella grande tenuta verde di Tor Vergata. Proprio come fu per il suo predecessore, Papa Giovanni Paolo II che nell’anno giubilare 2000 arringava la folla in occasione della giornata della gioventù, anche Papa Francesco ha deciso di usufruire della spianata di Tor Vergata per l’inaugurazione del 50° anniversario della nascita del cammino neocatecumenale, movimento religioso fondato da Kiko Arguello e Carmen Hernandez. Un’occasione per celebrare il movimento da parte del Santo Padre ma anche per delineare la diritta via all’insegna di un cammino – quello neocatecumenale – che rispettasse tutti “i partecipanti”: “camminare insieme – dichiara Francesco – è un’arte da imparare sempre. Bisogna stare attenti, ad esempio, a non dettare il passo agli altri: occorre piuttosto accompagnare e attendere, ricordando che il cammino dell’altro non è identico al mio. Si va avanti insieme, senza isolarsi e senza imporre il proprio senso di marcia, uniti, come Chiesa, coi Pastori, con tutti i fratelli, senza fughe in avanti e senza lamentarsi di chi ha il passo più lento”.
All’evento sono sopraggiunte migliaia di persone provenienti da tutto il mondo, si stima più di 100 mila, tra cui tantissimi giovani accorsi sventolando bandiere e intonando cori e canzoni per il Papa. Tantissimi anche i pullman, decine di pullman, che hanno letteralmente bloccato il traffico locale. È stato ingente anche l’inevitabile utilizzo di numerose forze dell’ordine tra cui Polizia di Stato, Carabinieri e soprattutto Vigili Urbani, che hanno avuto il loro da fare con il traffico, con la viabilità dei fedeli e anche con qualche venditore ambulante abusivo che voleva sfruttare la manifestazione religiosa. Avevano infatti allestito banchetti provvisori senza autorizzazione, prontamente sequestrati dalla Polizia Locale.
L’evento è andato a buon fine, non ci sono stati incidenti e i fedeli sono tornati a casa lasciando sulla spianata di Tor Vergata quintali di rifiuti, immondizia accumulata ovunque. Il giorno dopo la manifestazione il vasto terreno di Tor Vergata sotto la croce, ma anche dall’altra parte della strada (dove sta aprendo la nuova facoltà di Giurisprudenza e la nuova sede del Rettorato dell’università) è una distesa di montagne di rifiuti di immondizia, con uccelli di ogni tipo, gabbiani e ratti a banchettare. Qualche rifiuto comincia a rotolare sulla strada con la possibilità che diventi pericoloso per la viabilità veicolare. Non bisogna essere esperti per capire che la distesa di immondizia sarà un lavoro che richiederà giorni per essere smaltita e pulita dalla spianata di Tor Vergata, proprio dove tante persone si recano quotidianamente per la corsa e per tenersi informa. Per qualche giorno dovranno correre schivando i rifiuti e gli animali intorno. Ma chi si occuperà delle ingenti operazioni di pulizia? L’AMA? L’azienda comunale che proprio in questo periodo è sotto l’occhio del ciclone a causa del vastissimo lavoro da smaltire nel VI Municipio e in generale in tutta Roma? Un sovraccarico di lavoro per cui, date le condizioni attuali, probabilmente AMA avrebbe fatto a meno.