Per la prima volta, dal 22 marzo al 26 agosto 2018, sono in mostra a Roma le opere dell’artista inglese William Turner. Il Chiostro del Bramante ospita all’incirca 90 opere del pittore provenienti dalla Tate Britain di Londra.
Il percorso espositivo cerca di raccontare l’intera vita artistica di Turner, dagli esordi giovanili caratterizzati dall’incomprensione da parte della critica e del pubblico, al grande successo degli anni maturi. L’incomprensione era dovuta al fatto che Turner è uno dei grandi esponenti di una corrente artistica rivoluzionaria, quella romantica. Il romanticismo per la prima volta si collocherà contro i dettami imposti dalle Accademie artistiche, rifiuterà la ragione illuminista come unica chiave per comprendere il mondo per privilegiare il sentimento, il solo a determinare qualsiasi azione umana. Tra i temi preferiti dei romantici, sposati appieno dal protagonista della mostra romana, sono i soggetti naturali, in grado di avvicinare chi guarda verso il sublime, inteso come impotenza dell’uomo di fronte alla grandezza degli spettacoli naturali, siano essi catastrofici che lieti. Turner è stato non a caso definito il “pittore del sublime”.
E’ possibile ammirare sia grandi composizioni realizzate per le esposizioni ufficiali sia brani più intimi, realizzati da Turner per il proprio piacere personale, libere da vincoli e per questo più sperimentali. Proprio questo aspetto rende la mostra molto interessante perché, anche grazie a pannelli esplicativi, vengono fatti stringenti rimandi tra l’inglese e artisti contemporanei quali Rothko, Kandinsky, Turrell, per far comprendere l’enorme potenziale innovativo che ha avuto l’arte di Turner.
Numerosi sono gli acquerelli esposti in cui è possibile ammirare la grande attenzione riservata anche allo studio dei colori. Tale tecnica, inoltre, gli offriva la possibilità di non dover bloccare il disegno entro i rigidi parametri della linea di contorno e giungere così a ciò che ci suggerisce una delle frasi presenti in mostra pronunciata dallo stesso pittore “l’indeterminatezza è il mio forte”.
Tra le pitture più suggestive possiamo ammirare sicuramente quelle realizzate durante i suoi viaggi in Italia dove si stabilì per circa 6 mesi e poté aprire la sua tavolozza ai colori dell’atmosfera mediterranea. Turner ha fotografato in pittura vedute di Venezia, del Foro Romano e delle sue antichità restituendoci un’atmosfera di sospensione e di ammirazione sia di fronte a queste bellezze artistiche sia alla loro resa pittorica.
Appuntamento quindi al Chiostro del Bramante per scoprire questo superbo artista.