Da oggi è possibile tornare a visitare i musei di Roma e oltre alle esposizioni permanenti ad attendere i romani e i turisti c’è un ricco programma di mostre. Hanno riaperto al pubblico, secondo le indicazioni sanitarie per il contenimento della pandemia, il Palazzo delle Esposizioni, MACRO e Mattatoio e i Musei Capitolini, Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali, il Museo di Roma a Palazzo Braschi, il Museo dell’Ara Pacis, il Museo di Roma in Trastevere, la Galleria d’Arte Moderna, i Musei di Villa Torlonia, Museo Civico di Zoologia, Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco, Museo Napoleonico, Museo Pietro Canonica a Villa Borghese, Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese, Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina, Museo di Casal de’ Pazzi, Museo delle Mura, Villa di Massenzio.
Al loro interno i visitatori ritrovano le collezioni permanenti con i tanti capolavori conservati, oltre alle numerose mostre prorogate e ad alcune importanti novità espositive, sinora rinviate a causa della pandemia in corso. Inoltre, sono nuovamente aperte le aree archeologiche dei Fori Imperiali (ingresso dalla Colonna Traiana e uscita dal Foro di Cesare su Via dei Fori Imperiali), dalle 08.30 alle 16.30 (ultimo ingresso 15.30), e del Circo Massimo, dalle 9.30 alle 16.30 (ultimo ingresso 15.30), all’interno del quale sarà attivo anche Circo Maximo Experience. Servizi museali a cura di Zètema Progetto Cultura.
Al via al Museo dell’Ara Pacis, con la tappa unica italiana, la mostra JOSEF KOUDELKA. RADICI Evidenza della storia, enigma della bellezza, organizzata da Contrasto e Magnum Photos. Con oltre cento spettacolari immagini panoramiche, l’esposizione del maestro ceco documenta il suo straordinario viaggio alla ricerca delle radici della nostra storia. Sarà l’estratto di un’inedita e personale riflessione sull’antico, sul paesaggio e sulla bellezza compiuta lungo trent’anni di vita, toccando diciannove diversi paesi e visitando più di cento siti archeologici tra i più rappresentativi per la storia del Mediterraneo.
Al MACRO si avviano contemporaneamente dal 3 febbraio tutte le sezioni di Museo per l’Immaginazione Preventiva il programma del direttore artistico Luca Lo Pinto che presenta otto nuovi progetti espositivi, tra cui “Campo di Marte”, prima grande personale in un’istituzione museale italiana di Nathalie Du Pasquier.
È dedicata agli scavi promossi da Bonaparte a Roma la mostra Napoleone e il mito di Roma, che sarà ospitata ai Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali, museo che riaprirà dal 4 febbraio con la nuova esposizione, proprio nell’anno in cui ricorre l’anniversario del bicentenario della morte dell’imperatore francese. La mostra, a cura di Claudio Parisi Presicce, Simone Pastor, Massimiliano Munzi, Nicoletta Bernacchio, analizzerà il contesto culturale e letterario della seconda metà del XVIII secolo (neoclassicismo e l’estetica del sublime) e dedicherà approfondimenti ad aspetti urbanistici, quali ad esempio gli scavi del settore centrale della Basilica Ulpia, la Colonna Traiana valorizzata dal Governo Napoleonico di Roma, l’Egittomania di Napoleone e molti altri aspetti di grande rilevanza, relativi all’annessione di Roma all’Impero dal 1809 al 1814. In quegli anni Roma diventa città imperiale seconda solo a Parigi per volontà di Napoleone stesso.
Al Mattatoio in partenza nel Padiglione 9B il 9 febbraio parte la mostra “Luigi Presicce. Le Storie della Vera Croce” a cura di Angel Moya Garcia che raccoglie un ciclo di dieci episodi, iniziato nel 2012, che compone un’unica grande opera esposta per la prima volta nella sua totalità. Nel Padiglione 9A aprirà al pubblico il 22 febbraio l’esposizione “Fotografia. Nuove Produzioni 2020 per la Collezione Roma” a cura di Francesco Zizola che raccoglie le immagini di 5 grandi protagonisti internazionali della fotografia contemporanea che raccontano la Capitale attraverso il loro sguardo.