È stato firmato un accordo tra la Regione Lazio e tutti i sindacati dei Medici di Famiglia (FIMMG, SMI, SNAMI, Intesa Sindacale) per la somministrazione dei vaccini anti Covid-19 i pazienti estremamente vulnerabili.
Come previsto dal Piano Regionale Vaccinazione anti SARS-CoV-2, dal 1º marzo è stata avviata la vaccinazione degli assistiti su chiamata attiva da parte del Medico di Famiglia (MMG). Con questo accordo, la regione Lazio e i Medici di Famiglia mettono in campo l’esperienza maturata nelle passate campagne antinfluenzali.
Ciascun medico aderente alla campagna arruolerà, tra i propri assistiti, coloro che sono eleggibili alla vaccinazione, secondo le indicazioni del calendario vaccinale vigente e utilizzando la tipologia di vaccino indicato per la specifica categoria compatibilmente con la disponibilità del prodotto.
La chiamata attiva potrà riguardare, in particolare:
- i pazienti in condizione di estrema vulnerabilità, così come descritto nella Circolare del Ministero della Salute n.5079 del 09/02/2021, che non siano stati contattati dalle strutture dove sono in cura o che non si siano già prenotati;
- le persone nella fascia d’età tra i 18 e i 65 anni, a partire dai nati nel 1956 e, a seguire, secondo gli anni di nascita successivi.
L’attività di vaccinazione sarà svolta:
- presso l’ambulatorio del Medico di famiglia (MMG)/Studio Medico Associato(UCP)
- presso il domicilio dei pazienti non autosufficienti che non sono in grado di raggiungere in maniera autonoma lo studio medico o un altro punto sanitario di vaccinazione.